Pilar
voce
Gabriella Aiello
voce
Daniela Troilo
voce
Valeria Martini
flauti a becco
Carlo Travierso
sassofono soprano
Paolo Fontana
viola da gamba
chitarra rinascimentale
Fabio Lorenzi
chitarra classica e barocca
viola da gamba
Matteo Coticoni
contrabbasso
Lucrezio de Seta
percussioni
“Signore concedimi il bel tempo,
il mio amato è in mezzo al mare;
l’albero maestro è d’oro e i pennoni d’argento,
la Madonna lo deve aiutare
perché possa giungere in salvo.
E se arriva una lettera
che contenga due parole dolci
e mi dicano come sta il mio amato, in mezzo al mare”
Protagoniste di questo concerto sono le donne nella loro molteplicità di sguardi, nella loro bellezza e nel loro coraggio, nella loro forza e nella loro solitudine.
Ogni canzone è una storia dove risuona una voce diversa, ora densa ora sfumata, ora dirompente ora sensuale, che svela un altro modo di osservare e di sentire le cose.
La giovane innamorata e sedotta dagli occhi di un uomo, la madre che piange la figlia scomparsa e che non si rassegna all’idea della perdita, la disperazione di un’amante con lo sguardo rivolto al mare e al suo amore in balia delle onde.
I testi dei canti sono in dialetto siciliano e salentino, presi dalle rispettive tradizioni.
Ecovanavoce coglie l’autenticità e la forza dei testi tradizionali e li propone in questo concerto attraverso musiche originali (Fontana-Lorenzi) in un crossover tra antico e moderno, mettendo in comunicazioni mondi musicali apparentemente distanti.
Atmosfere della tradizione popolare, suoni e timbri di strumenti del passato come la viola da gamba e la chitarra barocca, si fondono attraverso una scrittura personale, per affermare una universalità della musica che è poi quella delle emozioni e dei sentimenti come cantano le donne di A la femminisca.